Da qualche anno le caraffe filtranti trovano sempre più spazio nelle cucine degli italiani. Due sono i principali motivi che favoriscono la scelta di questi prodotti:
- la facilità di utilizzo: dopo aver riempito la caraffa direttamente dal rubinetto bastano pochi minuti di attesa per poter ottenere acqua filtrata e depurata, pronta per essere bevuta, senza più pesanti fardelli da trasportare dal supermercato a casa;
- la sensibilità crescente verso i temi ambientali: adottare una brocca filtrante contribuisce a ridurre considerevolmente il consumo di plastica, così come l’uso delle borracce riutilizzabili, che ultimamente hanno registrato un notevole aumento delle vendite.
Come vedremo più avanti, anche l’aspetto economico va tenuto in seria considerazione.
Cos’è e come funziona una caraffa filtrante?
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È importante chiarire sin da subito una questione: le caraffe filtranti non sono in grado di ridurre la carica batterica presente nell’acqua, quindi è necessario che il loro impiego avvenga con acqua potabile.
Una caraffa filtrante è una brocca che presenta un’apertura superiore dalla quale è possibile riempire un vano interno con acqua corrente. Il contenitore più interno presenta una forma a imbuto e indirizza l’acqua verso un filtro in grado di eliminare le sostanze dannose come i metalli pesanti, ridurne la durezza e migliorare il sapore. Esistono due tipologie di filtri con caratteristiche strutturali e funzionali molto diverse tra loro:
- i filtri a carboni attivi, che trattengono le sostanze dannose (tranne quelle inorganiche) ma che non riescono ad essere molto selettivi, garantendo quindi un’azione generica;
- i filtri con resine a scambio ionico, che attraverso reazioni chimiche “sostituiscono” le sostanze indesiderate con componenti innocui. Per questa ragione lavorano con un livello di selettività nettamente maggiore dei filtri a carboni attivi e i produttori sono chiamati ad elencare le specifiche sostanze su cui agiscono. I filtri a scambio ionico, inoltre, possono essere anionici o cationici, a seconda che scambino solo ioni negativi o positivi.
Alcuni dei filtri attualmente in commercio sono misti e riescono a combinare entrambe le proprietà elencate. Per esser sicuri di scegliere il filtro più adatto alle vostre esigenze potrete procedere preventivamente allo svolgimento di un test sull’acqua corrente per conoscere nel dettaglio la sua composizione.
In genere la durata di un filtro è di 4 settimane, ma è fondamentale fare attenzione anche al numero di cicli di ricarica effettuati nell’arco di tempo indicato poiché un utilizzo intensivo potrebbe inattivarne le proprietà. È raccomandabile seguire scrupolosamente le indicazioni del produttore.
L’acqua, dopo esser stata filtrata, sarà conservata nel recipiente più esterno e dovrà essere consumata preferibilmente nel giro di 24 ore per evitare proliferazioni batteriche. Per lo stesso motivo è consigliabile effettuare periodicamente una pulizia dei diversi componenti della caraffa, a mano o in lavastoviglie se espressamente indicato sulla confezione o nel libretto di istruzioni.
Come scegliere la brocca filtrante più adatta?
Oltre alle valutazioni sul tipo di filtro da prediligere, ci sono altri due elementi da tenere in considerazione nella scelta di una brocca filtrante:
- la capacità (e, di conseguenza, le dimensioni): le più comuni contengono 2,4 litri di acqua, ma esistono soluzioni con capacità anche maggiori, pensate per famiglie con più componenti (3,5 litri o 5 litri). Tuttavia, è sempre bene tener presente che l’acqua filtrata non dovrà restare per più di 24 ore nella caraffa;
- i materiali: la plastica è il materiale più utilizzato, ma non mancano caraffe con elementi in vetro o acciaio inox.
Quali sono le migliori caraffe filtranti?
Caraffe filtranti Laica, Brita, Aigostar e Amazon Basics: il confronto
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Perché è conveniente usare una brocca filtrante?
Come anticipato in apertura, proviamo a stabilire con una breve simulazione su un anno se l’uso di una caraffa sia più o meno conveniente dell’acquisto periodico di confezioni d’acqua in bottiglia.
Nel caso della caraffa, consideriamo un costo iniziale di 30€ (con il primo filtro incluso) e una spesa fissa di 5€ al mese per la sostituzione del filtro: 30+(5×11) = 85€.
Ipotizzando un consumo di acqua di 1,5 litri al giorno per persona, in un mese si giungerà ad un totale di 45 litri. Con un costo medio dell’acqua in bottiglia di 0,20€ al litro la spesa mensile sarà pari a 9€, quella annuale a 108€.
Naturalmente, se prendiamo come riferimento il consumo di un’intera famiglia la forbice tra i due risultati aumenta considerevolmente a scapito del secondo.
Come adattare la brocca filtrante alle vostre abitudini?
Concludiamo questa guida con due suggerimenti:
- se siete abituati a bere acqua frizzante potrete abbinare all’acquisto della caraffa filtrante uno dei seguenti gasificatori:
- l’acqua è un elemento fondamentale per il nostro organismo, ma in alcune occasioni meglio optare per un buon cocktail. In questo articolo vi mostriamo come prepararne alcuni a casa.
